Materiali e specifiche

I materiali che si usano nella produzione di vene ed arterie artificiali sono polimeri, che possono essere divisi in sintetici o naturali.

  • Polimeri sintetici, non degradabili; i più usati sono politetrafluoroetilene espanso, Dacron e poliuretano. Quest'ultimo è quello che più corrisponde al sistema vascolare nativo, anche se tutti i materiali polimerici non biodegradabili presentano scarsa possibilità di rimanere aperti per lungo periodo, aumentando i rischi di trombi.
Intreccio di fili di Dacron per creare un nuovo vaso artificiale.
  • Polimeri sintetici, degradabili; vengono utilizzati come impalcatura su cui le cellule e l'ambiente circostante possano appoggiarsi. Vengono principalmente utilizzati acidi poliglicolici e polietilene di glicolo, che hanno ricevuto un processo di "funzionalizzazione" tramite siti proteolici per controllare il rilascio di molecole biattive dalla matrice polimerica; questo processo permette di ottimizzare la degradazione del materiale nel tempo. 
  • Biopolimeri; il loro uso come polimeri che imitano le proteine strutturali native e adottano le caratteristiche del muro arterioso offre un approccio unico nello sviluppo di un innesto vascolare. Il collagene in particolare è in grado di legarsi a proteine critiche che indirizzano le informazioni delle cellule, e sono perciò ideali nella formazione di vasi sanguigni artificiali. Inoltre questi biopolimeri aggiungono elasticità ed integrità meccanica a tutto il sistema. Gli svantaggi sono la progressiva degradazione e il rischio di trasmissioni virali tramite tessuti animali.
Collagene di tipo 3, maggiormente utilizzato per vene ed arterie.

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